La Foldtani è attiva nel campo dei pozzi per acqua (sia Industriali, che potabili e geotermici).
Grazie alla collaborazione con Idrolinea e Bergamaschi Trivellazioni solo nel mese di maggio ha realizzato una decina di pozzi a Milano, Pantigliate (MI), Paullo (MI), Biassono (MB), Casal Noceto (AL).
L’esperienza Foldtani (unita ad Idrolinea) ha portato alla realizzazione di oltre 3000 pozzi in Regione Lombardia.
Il termine pozzo indica, in generale, una struttura artificiale, solitamente di forma circolare e di dimensioni variabili da caso a caso, da cui, in genere, si estrae dal sottosuolo l’acqua delle falde, che possono essere freatiche oppure artesiane, a seconda che il flusso dell’acqua che le permea sia “a pelo libero” oppure “in pressione”. In dipendenza dell’uno o dell’altro caso anche il pozzo si definisce freatico oppure artesiano.
Per analogia, col passare dei secoli, il termine “pozzo” è stato esteso agli analoghi manufatti scavati per estrarre dal suolo minerali (pozzi minerari), come nelle miniere di carbone, oppure petrolio (pozzi petroliferi) e dei gas ad esso associati (pozzi metaniferi), ecc., nonché a contenere qualcosa (es.: pozzo della neve o neviera). Lo stesso termine si usa in ambito speleologico per indicare cavità naturali ad andamento verticale.
I pozzi più antichi di cui si conoscono tracce certe risalgono al Neolitico. Ad Atlit Yam in Israele è stato trovato un pozzo che viene datato 8100-7500 a.C.: è il più antico conosciuto. Ne sono stati trovati altri dello stesso periodo a Kissonerga-Mylouthkia e Shillourokambos (Cipro).
Nella Bibbia si parla di alcuni pozzi: il pozzo di Lacai-Roi (nella Genesi), il pozzo di Betlemme (nel Secondo libro di Samuele), il pozzo di Bet-Eked (nel secondo libro dei Re), il pozzo di Giacobbe (nel Vangelo di Giovanni) e il metaforico pozzo dell’Abisso (l’Inferno, nell’Apocalisse).
Nella pittura i pozzi sono stati rappresentati da Paul Signac (Donne al pozzo), Paul Cézanne (Paesaggio con pozzo), Giovanni Battista Piazzetta (Rebecca al pozzo) e altri.