Le esplorazioni elettromagnetiche sono finalizzate all’individuazione di zone caratterizzate da valori anomali di conduttività elettrica, soprattutto per individuare oggetti sepolti nel terreno (tubi, fusti, ecc.). Esiste una notevole varietà di metodi elettromagnetici ed esistono numerose classificazioni per poterli suddividere; ognuno di questi metodi si basa sulle misurazioni di una o più componenti del campo elettromagnetico indotto nel terreno da un campo primario. Il campo primario, generato da una sorgente naturale o da una corrente alternata artificiale, si propaga nel terreno sottostante inducendo delle correnti nel semispazio conduttore. A loro volta, le correnti così prodotte generano un campo secondario che distorce il campo primario e che, differendo in intensità, fase e direzione da quest’ultimo, indica la presenza di conduttori nel sottosuolo.