Il monitoraggio del Gas Radon negli edifici (soprattutto seminterrati) è un fattore molto importante di controllo ed è previsto dalla legislazione italiana.
La Regione Lombardia presenta molte zone con notevoli emissioni di gas radon, non solo in montagna ma anche nelle zone di pianura.
La normativa sul radon si basa sul DLgs 101/2020, entrato in vigore il 27 agosto 2020 che stabilisce norme di sicurezza al fine di proteggere le persone dai pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti.
La Legge Regionale della Lombardia n. 7/2017 “Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti”, come modificata dalla LR 3/2022, che disciplina il controllo nelle abitazioni, prevede che, a seguito dell’avvenuto recupero di locali seminterrati a uso abitativo, deve essere effettuata e completata la misurazione della concentrazione media annua di attività di radon in aria entro 24 mesi dalla presentazione della segnalazione certificata.
Il radon è un gas nobile, chimicamente inerte ma radioattivo, incolore ed inodore, derivante dalla catena di decadimento nucleare dell’uranio e del radio presenti naturalmente nelle rocce della crosta terrestre. A differenza dell’uranio e del radio che si presentano allo stato solido, il radon è un gas, quindi in grado di fuoriuscire dal terreno e diffondersi in atmosfera, nell’acqua, nei materiali da costruzione ed entrare negli edifici soprattutto nei locali più direttamente a contatto con il suolo (cantine, scantinati, taverne e garage).
Anche il radon, come gli elementi da cui deriva, emette radiazioni α (alfa) nel processo di decadimento e pertanto l’inalazione eccessiva e prolungata può causare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni.
L’inalazione del gas radon, infatti, rappresenta la seconda causa di rischio per l’insorgenza di tumori, subito dopo il fumo.
La Foldtani può effettuare il controllo della concentrazione di questo pericoloso gas, tramite la sua strumentazione (redigendo, poi, un documento da inoltrare agli enti competenti).